Chi siamo

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Il PoloTricologicoEuropeo ha iniziato una collaborazione col Centro Triconline per far confluire le esperienze ormai più che trentennali in un unico progetto per combattere in modo efficace la perdita dei capelli con nuove figure professionali e protocolli collaudati nel corso degli anni e testati su una miriade di pazienti che nel corso degli anni si sono avvicinati alla Tricologia perche’ delusi dalla medicina tradizionale.

Ormai la caduta dei capelli e’un fenomeno che coinvolge tutti sia uomini che donne sempre piu’ soggette a diradamento e a volte manifestano alopecie androgenetiche ma anche alopecie areate e addirittura totali il che crea un vero e proprio disagio psicologico anche se a volte coperto con Parrucche di capelli veri o sintetici o con Protesi fisse.
Quest’ ultimo problema crea un vero e proprio disagio psicologico che influisce negativamente sull’ autostima della persona con perdita della fiducia in se stesso e rassegnazione con conseguente stato depressivo pensando di averle provate tutte senza aver risolto nulla.
dobbiamo dire che negli ultimi anni si e’ fatto un grande passo avanti e si sono sviluppati nuovi protocolli lavoro con aggiunta di fattori di crescita e Prp per arrivare nei casi piu’ importanti a Infoltimenti chirurgici di capelli ad alta intensita’ senza sutura con tecnica FUE.
C’e’ da dire che nella maggior parte dei casi si parla di Effluvium e Defluvium. Per questi casi, dobbiamo rispettare il ciclo vitale del capello eliminando le cause che impediscono la normale vitalita’ dello stesso e, far capire che non esistono prodotti miracolosi, come la maggior parte possono pensare credendo alle pubblicita’ ingannevoli ma solo aiutandolo possiamo ritardare la chiusura del follicolo e di conseguenza la ricrescita del capello con Trattamenti Tricologici mirati e con l’ausilio di apparecchiature che amplificano l’assorbimento del prodotto specifico.

Dicono Di noi

Gli antichi egizi già utilizzavano estratti di alcune piante, come la psoralea coriifolia, applicati sulla cute e attivati da luce solare per il trattamento di affezioni dermatologiche al tempo molto diffuse, quali vitiligine e psoriasi.
Nel 1903 venne attribuito il premio Nobel a Niels Finsen per il trattamento del Lupus Vulgaris con radiazione luminosa  concentrata (già allora considerata in elenco malattie rare).
Nel 1929 il Premio Nobel andò ad Hans Fischer per la caratterizzazione delle porfirine, la più importante categoria di fotosensibilizzatori, sostanze eccitate e attivate dalla luce solare/rossa.
Oggi la PDT è efficace verso un’ampia gamma di cellule bersaglio, inclusi batteri e virus (anche miceti) ed è stata utilizzata in diversi ambiti clinici quali dermatologia, urologia, vulnologia, odontoiatria, gastroenterologia (Cadi Barrett).
La fotodinamica dermatologica si articola in tre fasi: consulta l’articolo completo a questo articolo (formato PDF).