Alopecia Androgenetica

Che cos'è l'alopecia androgenetica

L’alopecia androgenetica è la principale causa del progressivo  diradamento dei capelli.

Questa malattia colpisce circa l’85% dei maschi ed il 45% delle femmine :

Di solito, la caduta dei capelli androgenetica nell’uomo si presenta con un arretramento dell’attaccatura alle tempie e del front line e la perdita di capelli a livello della zona del vertex della testa;

La donna subisce, invece, un diradamento diffuso su tutta la parte superiore dello scalpo.

È determinata da fattori ormonali e/o genetici. Gli ormoni androgeni rappresentano  in particolare il motivo principale per lo sviluppo del diradamento; questi agiscono sui follicoli del pelo trasformandoli e rendendoli sempre più piccoli .

I fattori genetici, invece, influiscono sulla età di comparsa e la gravità .

Cause dell'alopecia androgenetica

Come si può intuire dal nome, l’alopecia androgenetica dipende da due cause concomitanti:

Ormoni androgeni e genetica: predisposizione ereditaria; determina la sensibilità del follicolo agli ormoni maschili,  influenza l’età di comparsa e la severità dell’alopecia.

L’ormone più importante nello sviluppo dell’alopecia androgenetica è il diidrotestosterone (DHT), prodotto  nel follicolo pilo/sebaceo del capello a mezzo dal testosterone (ormone  maschile, ma presente anche nelle donne), che arriva in tale sede attraverso il sistema sanguigno. Precisando  che, nell’uomo, il testosterone viene secreto soprattutto dalle cellule interstiziali dei testicoli, mentre nelle donne la secrezione di ormoni androgeni deriva dalle ovaie e dal corticosurrene.

La trasformazione in DHT è regolata da un enzima, si chiama 5-alfa-reduttasi, la cui attività determina la maggiore o minore predisposizione del follicolo pilifero all’alopecia , i follicoli predisposti producono maggiori quantità di DHT rispetto a quelli che non sono colpiti .

La abbondante presenza di DHT risulta  dannosa per il follicolo del capello: in principio il diidrotestosterone agisce abbreviando la fase di crescita detta anagen, poi provocando una successiva e progressiva miniaturizzazione del follicolo , che originera’uno stelo sempre più assottigliato), fino ad arrivare all’atrofia, alla cessazione di ogni attività produttiva.

Occorre precisare che, gli uomini affetti non hanno livelli di androgeni nel sangue più alti rispetto ai loro coetanei, semplicemente sono più sensibili agli effetti di questi ormoni, non si associa quindi, a problemi ormonali.

Nelle femmine, la calvizie può essere conseguenza di un eccesso di ormoni maschili, questo si, ma il più delle volte, è conseguenza di un’eccessiva sensibilità del follicolo a livelli di androgeni normali.

L’alopecia androgenetica colpisce solo i follicoli piliferi di alcune aree del capillizio “androgeno-dipendenti” ,aree temporali e posteriori del capo nei maschi; vertex della testa nelle donne. Alcune zone del cuoio capelluto sono del tutto resistenti alla malattia significa che quei capelli anche nei soggetti affetti da calvizie grave non cadono.

Per quanto riguarda la componente ereditaria, viene colpito da questo tipo di alopecia solo chi presenta nel proprio patrimonio genetico questa predisposizione, che può essere trasmessa, con la stessa  probabilità, sia dal ramo paterno, che  materno.

I geni che predispongono alla calvizie sono ancora sconosciuti, comunque si tratta di una malattia causata da molti geni diversi. Quanti più geni predisponenti sono presenti nell’individuo, maggiore è la probabilità di sviluppare un’alopecia androgenetica grave anche in età giovanile.

Sembra inoltre che altre cause possano essere coinvolte nel processo alla base della Alopecia Androgenetica,  alcuni esperti, hanno evidenziato che potrebbero essere implicati anche dei fattori immunologici, una volta che il processo alopecico è iniziato il sistema di difesa dell’organismo attaccherebbe erroneamente i follicoli interessati, impedendo la corretta produzione del capello.

Come si evolve?

Nell’uomo, i primi segni della perdita  di capelli sono una recessione del front line,  ed un diradamento a livello della zona apicale della testa detto vertex.

In seguito, il fenomeno coinvolge anche nell’area centrale del cuoio capelluto “collegando” fronte e nuca.

Il processo alopecico può esordire subito dopo la pubertà e la maturazione sessuale, con un picco tra i 20 ed i 30 anni, quindi progredisce fino ai 40-50 per poi rallentare o fermarsi.

Nella donna, l’alopecia androgenetica si manifesta, di solito, con un diradamento progressivo e diffuso del cuoio capelluto. Come nell’uomo, anche nella donna l’alopecia androgenetica porta raramente ad una perdita di capelli completa. Per misurare il grado di alopecia androgenetica femminile si usa la scala di Ludwig.

La progressione dell’alopecia androgenetica è, in genere, un processo lento e graduale, ma la malattia può talvolta andare incontro ad aggravamenti improvvisi scatenati da malattie generali, interventi chirurgici, periodi di forte stress e rapide perdite di peso.

Uno stile di vita corretto è importante; oggi sono disponibili, inoltre, trattamenti che rallentano o arrestano la progressione della malattia.

Come trattarla?

Cosa fare per rallentare o curare l’Alopecia di questo tipo

Presso il nostro centro il tutto parte da una corretta diagnosi della situazione medica del paziente e può essere affrontata sia per via farmacologica e cosmetologica, che per via medico chirurgica, nei casi più difficili dove non possiamo dare soluzioni efficaci a quello che è anche un forte disagio sociale, possiamo proporre dei percorsi di infoltimento non chirurgico.

Gli attuali trattamenti dell’alopecia androgenetica consistono in:

Trattamento in sede del trofismo e del microcircolo del cuoio capelluto, del sistema linfatico.

Trattamento con biostimolazioni con DNA e biostimolanti.

Uso anche domiciliare di lozioni anticaduta e di prodotti che rispettano la problematica riscontrata.

I farmaci ormono-modulatori, come contraccettivi orali o spironolattone, a volte sono utili per l’alopecia di tipo femminile associata ad iperandrogenismo.

L’uso di integratori contenenti oligoelementi e aminoacidi o peptidi può essere coadiuvante, che non debbono contenere Vitamina A che ha un effetto negativo sulla caduta.

 

Chiaramente, le cure contro l’alopecia androgenetica sono personalizzate e richiedono una certa costanza, ad esempio, con applicazioni locali e/o assunzioni di preparati per bocca giornalmente, trattamenti presso le nostre sedi anche settimanali, in base anche alla disponibilità di tempo personale. Quando il fenomeno è sotto controllo si può invece ampliare l’intervallo tra un’applicazione e le altre.

L’alternativa di tipo chirurgico alla terapia medica è l’autotrapianto di capelli, la tricopigmentazione o i patch capillari estetici.

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