Alopecia Femminile
L’alopecia androgenetica femminile è una condizione molto stressante e frequente: si stima che il 50% delle donne svilupperà segni della malattia prima dei 60 anni di età. L’alopecia androgenetica femminile colpisce donne con predisposizione genetica alla malattia. Come per qualsiasi condizione medica la diagnosi precoce è il metodo migliore per la prevenzione. Prima dell’introduzione del test genetico DermaGenoma, la diagnosi dell’alopecia androgenetica femminile non era sempre possibile.
A differenza dell’alopecia androgenetica maschile, che ha una localizzazione tipica, la maggior parte delle donne con l’alopecia androgenetica non presenta un pattern caratteristico.
In molte donne l’alopecia interessa diffusamente il cuoio capelluto senza colpire l’attaccatura frontale. In genere, interessa dapprima la regione centrale della testa, per cui la discriminatura centrale si allarga e, poi, si diffonde al vertice ed alle regioni laterali. Il cuoio capelluto diventa visibile attraverso i capelli che sono via via più sottili e non vi sono aree senza capelli. La figura illustra i vari stadi di gravità dell’alopecia androgenetica femminile. A volte dall’esame clinico è difficile distinguere fra l’alopecia androgenetica ed altre cause di perdita dei capelli nella donna. Per questo la diagnosi di alopecia androgenetica femminile viene spesso effettuata dopo che sono stati prescritti esami di laboratorio per escludere malattie come anemia, malattie alla tiroide, deficienza degli acidi grassi, assunzione di farmaci che provocano caduta di capelli, esposizione ai metalli pesanti (piombo, arsenico, mercurio). Ci sono inoltre malattie dermatologiche che possono provocare un diradamento simile e quello causato dall’alopecia androgenetica, ma che richiedono trattamenti diversi. Perciò, una diagnosi corretta e precoce dell’alopecia androgenetica è la chiave per salvare i capelli.